02 Giu
  • By Parkin-zone
  • Cause in

Fuori dalla tempesta

“C’è una illusione di connessione: crediamo che con queste tecnologie, con questi dispositivi, possiamo entrare in contatto. Ma non possiamo connetterci realmente. Come possiamo connetterci con un’altra persona se non riusciamo a connetterci a noi stessi?” 

Thich Nhat Hahn

 

Siamo tornati al Parco del Colosseo, questa volta in presenza. All’interno della Vigna Barberini, un giardino tranquillo e silenzioso sul colle Palatino, ci siamo incontrati per una lezione di Soft Pilates, condotta da Elena Berti, e una visita archeologica guidata da Elena Ferrari. 

Elena è un nome che richiama la luce, la torcia che illumina il cammino, e le due maestre ci hanno guidato entrambe su un percorso in cui abbiamo potuto ritrovare il piacere di stare insieme, curando il corpo e l’anima, immersi nella storia e nell’arte. 

La presenza degli altri è una medicina insostituibile e, per la prima volta dall’inizio della pandemia, ho sentito che ci siamo lasciati il peggio alle spalle. Il nostro senso di responsabilità, la resilienza e ovviamente i vaccini ci stanno permettendo di mettere il naso fuori di casa e tornare a vederci, a guardarci negli occhi, a osare i primi timidi abbracci. 

Ma la festa di questo primo momento di sereno dopo la tempesta non sarebbe stata possibile se non ci fossimo preparati lungamente a questo ritorno. Per un anno abbiamo affrontato la solitudine, le fragilità e la sofferenza nelle nostre case. Le tecnologie ci hanno aiutato a mantenere uno sguardo sul mondo e un contatto con i nostri compagni e amici. L’ospedale Virtuale è stato in questo senso un meraviglioso esperimento di solidarietà al servizio di tutti noi. 

Ma quello che ci ha aiutati a uscire nuovamente fuori è stata la nostra capacità di guardare dentro di noi, di affidarci a noi stessi, di trovare dentro di noi quell’isola tranquilla dalla quale possiamo affrontare ogni difficoltà. 

In quel cerchio di persone, condotto con una serenità contagiosa da Elena Berti, c’era tutta la forza e la fiducia che abbiamo acquistato in questo anno di pandemia. 

Al centro del giardino in cui ci siamo ritrovati c’è una scultura moderna, Anello di Francesco Arena, mirabilmente presentata da Elena Ferrari. All’interno di questo anello di bronzo c’è una citazione tratta da Gita al faro di Virginia Woolf. Dice: THE VERY STONE ONE KICKS WITH ONE’S BOOT WILL OUTLAST SHAKESPEARE (La stessa pietra che calci con lo stivale sopravvivrà a Shakespeare). Immersi nella natura e nella storia, in un pomeriggio di sole primaverile, siamo tornati in cerchio e abbiamo potuto riscoprire la bellezza e la forza che c’è in ognuno di noi e che sopravviverà a qualsiasi tempesta della vita. 

Andrea Spila
ParkinZone Onlus